Amarmi davvero (4/8): la radice dell’amore incondizionato verso sé stessi
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Tra tutte le radici che ho riscoperto, ce n’è una che ha cambiato profondamente il mio modo di guardarmi, di parlarmi e di vivermi: l’amore incondizionato verso me stessa. Non parlo di quel falso amore fatto di frasi motivazionali incollate nell’anima per coprire ciò che fa male, non è l’amore delle apparenze, dell’autocompiacimento, dell’esaltazione dell’ego e nemmeno quel “volersi bene” che vale solo nei giorni in cui tutto fila liscio. Parlo di un amore profondo, silenzioso, intimo, capace di accogliere anche ciò che fa paura, le fragilità, i pensieri e le stanchezze che ho sempre nascosto. Quelle parti di me che per anni ho cercato di correggere, oggi hanno trovato uno spazio sicuro dove esistere senza dover più essere condannate o nascoste.
Il miracolo del gesto quotidiano
Da quando ho cominciato ad amarmi davvero, non in teoria ma nei gesti concreti di ogni giorno, ho smesso di cercare approvazione, ho smesso di cercare fuori quello che solo io potevo darmi: uno sguardo gentile, una parola che non ferisce, una mano tesa nei momenti bui, un pensiero costante che dice semplicemente “Anche oggi, così come sei, vai bene.” Ed è lì che accade il miracolo, quando smetti di combattere contro te stesso/a, la vita stessa si trasforma in meraviglia, non ti feriscono più i giudizi degli altri, i confronti perdono potere e le aspettative diventano più leggere. Scopri che puoi permetterti di fallire senza per questo crollare, che puoi brillare senza sentirti in colpa, puoi camminare al tuo ritmo senza dover rincorrere o seguire o aspettare nessuno; e che proprio quando smetti di forzarti, inizi finalmente a fiorire.
L’amore che genera amore
L’amore incondizionato per se stessi è la sorgente da cui nasce ogni altro amore. Solo quando ti riconosci intero, vivo, degno anche nelle tue imperfezioni, puoi amare davvero senza dipendenza, senza bisogno e senza catene. Non si tratta di egoismo ma di integrità, non di escludere gli altri ma di smettere di escludere te stesso ed è proprio in questo spazio di amore vero che l’anima si sente a casa, non più divisa, non più nascosta ma finalmente libera di essere.
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