Smetti di fingere e comincia a volare
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La libertà inizia quando non hai più nulla da difendere.
Smetti di fingere. Quando la tua mente dice una cosa, la tua voce un’altra e il tuo corpo fa tutt’altro, il risultato è una stanchezza sottile, invisibile ma profonda, una fatica che non deriva solo dall’agire ma dal trattenere, dal dover controllare, dal dover recitare una parte che non risuona con il tuo sentire.
Recitare un ruolo, anche piccolo, anche inconsapevole, richiede un dispendio enorme di energia, quando invece pensi, dici e fai la stessa cosa, non hai più bisogno di ricordarti che parte stai interpretando ed è tutto più semplice, decisamente naturale, insomma è nelle tue corde. Voglio dire che non dovendo più fare attenzione a cosa hai detto ieri, quale immagine stai cercando di proteggere e quali verità hai evitato o mascherato, la vita si alleggerisce, sei lì, tutto intero. E quando sei intero, non hai più nulla da nascondere e quindi… respiri al tuo ritmo, ti senti sollevato, è il sollievo dell’integrità.
Essere integri non è essere perfetti, è essere coerenti, non nel senso rigido del “non cambiare mai idea” ma nel senso profondo di chi si lascia andare al flusso della vita, a ciò che sente in quel momento.
Perché la tua vera natura, se non la mostri finirà per pesarti, se non la vivi si accumulerà e se la eviti troppo a lungo finirà per diventare una distanza, con il tempo, sempre più difficile da colmare, tra te e te.
Smetti di fingere
Quella distanza è ciò che ti fa sentire sbagliato, è ciò che ti rende fragile, difensivo, irritabile, è ciò che ti fa parlare troppo senza senso e senza rispetto per l’altro, o ti fa restare in silenzio quando invece dovresti dire la tua; è ciò che ti fa agire contro il tuo stesso sentire, solo per restare dentro i confini di un ruolo che non ti appartiene e non ti assomiglia.
Ogni volta che scegli di essere ciò che credi “dovresti essere” ti stai infilando un costume e, come a teatro, ogni costume ha un copione diverso e ogni copione è una finzione che ti allontana da te stesso; ma il tuo sentire non vuole e non può essere allontanato, vive nel presente e, se ti concedi il lusso di ascoltarlo, allora tutto in te si allinea: pensieri, parole e azioni; diventi amico fidato di te stesso, non devi più convincere nessuno e nemmeno compiacere. Libero perché non hai più nulla da difendere.
Quando parli troppo le parole perdono senso,
e quando resti in silenzio le parole non dette, così come le azioni mancate e le verità non espresse, diventano sassi invisibili nello zaino dell’anima. E non te ne accorgi finché un giorno ti senti stanco senza motivo, il mondo sembra pesare sulle tue spalle, ma non è il mondo a pesarti, è ciò che non hai lasciato andare; perché ogni parola trattenuta che avrebbe potuto aprire un dialogo, ogni gesto rimandato che avrebbe potuto liberare, ogni verità che hai nascosto per quieto vivere… ti resta dentro come un blocco, e blocco dopo blocco perdi fluidità.
Chi pensa ciò che dice, dice ciò che fa e fa ciò che pensa… è libero interiormente e questa libertà è rivoluzionaria perché non hai nulla da difendere e non si può più manipolare chi non ha nulla da difendere, non si può più zittire chi non ha paura di perdere consenso e non si può più ingabbiare chi ha imparato a vivere in coerenza con sé.
Smetti di fingere
Non serve essere ribelli, basta essere un essere umano integro, silenziosamente potente, allineato, radicato, libero.
Stasera, prima di andare al letto, ripensa a quante volte oggi hai detto qualcosa che non pensavi veramente o a quante volte non hai detto ciò che pensavi. Senti cosa succede nel tuo corpo quando ti trattieni o quando reciti un ruolo. Prova a dire, anche solo una volta, domani, una verità piccola ma autentica e nota come ti senti dopo.
Allenati a ridurre la distanza tra pensiero, parola e azione, anche solo di un pochino perché la libertà comincia da lì.


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